Pubblicata il 10 Marzo 2019
L’Emilia Romagna, grazie alla presenza di innumerevoli borghi storici, delle splendide colline bolognesi e – per gli appassionati delle curve – delle vette degli Appennini, è la meta ideale per i motociclisti. Ecco due tra i più conosciuti itinerari in moto in Emilia Romagna.
Una gita in giornata in Emilia Romagna
Per una gita in giornata in Emilia Romagna proponiamo un itinerario lungo il percorso del Passo della Cisa (utilizzato prima della costruzione dell’autostrada A15), sconfinando in Toscana e in Liguria. Appena 127 chilometri con un paesaggio che cambia più e più volte, dalla pianura alla montagna sino al mare. Si parte da Parma immergendosi fin da subito nella natura emiliana costeggiando il fiume Taro e arrivando a Fornovo di Taro. Qui si inizia a salire verso le vette degli Appennini all’altezza di Castellonchio. Giunti a Berceto inizia la scalata al Passo della Cisa, che collega l’Emilia alla provincia di Massa Carrara. Dal punto più alto, posto circa a 1000 metri, si può visitare il Santuario di Nostra Signora della Guardia. Dirigendosi verso sud, ecco Pontremoli, uno dei borghi medievali più caratteristici della Lunigiana. Seguendo il corso del fiume Magra e del Vara, passando per Santo Stefano Magra, si arriverà alla meta finale: La Spezia, in Liguria.
Percorsi naturalistici in Emilia Romagna: il Passo dell’Abetone
Per chi ama i percorsi naturalistici in Emilia Romagna, uno degli itinerari più indicati è il Passo dell’Abetone sugli Appennini. Da Lucca si imbocca la strada statale 12 dell’Abetone e del Brennero, affiancata dai fiumi Serchio e Chifenti. Dopo aver superato Bagni di Lucca, iniziano le curve e la strada diventa più stretta e tortuosa, regalando un paesaggio unico. Oltrepassata la località sciistica dell’Abetone, a quota 1400, si entra in Emilia circondati da impianti di risalita. Da qui si giunge a Pavullo, un suggestivo borgo di montagna. Per gli appassionati di motori, non si può evitare di fare tappa a Maranello. La tappa finale del viaggio, invece, è Modena, da cui può partire un “tour gastronomico” senza pari.